L'UE approva nuove sanzioni contro la Russia che prendono di mira la flotta petrolifera "ombra"

Mercoledì l'Unione Europea ha approvato un nuovo ciclo di sanzioni contro la Russia, prendendo di mira la sua cosiddetta "flotta ombra" di petroliere e avvertendo che saranno adottate misure più severe se Mosca non accetterà un cessate il fuoco con l'Ucraina.
Il pacchetto, il 17° imposto dall'UE da quando la Russia ha lanciato l'invasione su vasta scala dell'Ucraina nel 2022, era stato preparato in vista dell'ultimo ultimatum dei leader europei a Mosca a sostegno degli sforzi di pace guidati dagli Stati Uniti.
I diplomatici dei 27 Stati membri dell'UE hanno approvato le misure durante un incontro a Bruxelles, ha affermato la presidenza polacca dell'Unione. Si prevede che il pacchetto venga adottato formalmente martedì prossimo.
Tra gli elementi chiave, l'inserimento nella lista nera di circa 200 petroliere sospettate di aver aiutato la Russia ad aggirare le restrizioni sulle esportazioni di petrolio. Le sanzioni colpiranno anche le aziende di paesi come Vietnam, Serbia e Turchia, accusate di fornire beni all'esercito russo.
Decine di cittadini russi saranno aggiunti all'elenco delle sanzioni dell'UE, che comprende già circa 2.400 persone ed entità soggette a congelamento dei beni e divieti di visto. Tra le ultime aggiunte figurano personaggi accusati di coinvolgimento in attacchi informatici, violazioni dei diritti umani e operazioni di sabotaggio in Europa.
I funzionari dell'UE hanno riconosciuto che questo ultimo pacchetto di sanzioni è più limitato rispetto ai cicli precedenti, il che riflette la crescente difficoltà nel raggiungere un consenso sui nuovi obiettivi.
In precedenza i leader europei avevano avvertito Mosca che avrebbe dovuto affrontare “sanzioni massicce” se non avesse rispettato il cessate il fuoco di 30 giorni in Ucraina.
Martedì, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha incoraggiato il presidente russo Vladimir Putin ad avviare colloqui di pace con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Istanbul giovedì, mettendo in guardia contro ulteriori sanzioni se non ci saranno "reali progressi" che pongano fine alla guerra.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che potrebbe partecipare ai colloqui di Istanbul se fossero presenti sia Putin sia Zelensky. Il Cremlino non ha ancora confermato se Putin parteciperà.
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